“[…] la nostra intelligenza , nel senso stretto della parola, è destinata ad assicurare la perfetta inserzione del nostro corpo nel suo ambiente, a rappresentarsi i rapporti reciproci delle cose esterne: in breve, a pensare la materia. […] Noi vedremo che l’intelligenza umana si sente a casa propria solo tra gli oggetti inerti e in particolare tra i solidi, in cui la nostra azione trova il suo punto d’appoggio e la nostra industria i suoi strumenti di lavoro; che i nostri concetti sono stati foggiati a immagine dei solidi; che la nostra logica è essenzialmente la logica dei solidi e che, perciò stesso, la nostra intelligenza trionfa nella geometria […]”
Henri Bergon, L’evoluzione creatrice